Votazioni 26 settembre
No all’iniziativa popolare "sgravare i salari, tassare equamente il capitale"
Iniziative simili a questa sono proposte a cadenza regolare e, per fortuna, a cadenza regolare respinte. In questo caso si tratta di aumentare le tasse sul capitale per una ipotetica successiva ridistribuzione di queste tasse a favore di persone con redditi bassi o medi.
Fin da quando siamo bambini i genitori più accorti ci insegnano a non spendere tutti i soldi che ci vengono regalati al nostro compleanno. Ci viene insegnato il valore del risparmio. Non sperperare tutto quello che riceviamo o, una volta diventati grandi, guadagnamo, per poter un giorno avere a disposizione un capitale che ci aiuti a realizzare dei progetti o a vivere più tranquilli. Risparmiare sul lungo periodo ha come conseguenza che il capitale generi un profitto, profitto che aumenterà in base all'importo risparmiato e al tempo trascorso. Tramite questa iniziativa si vuole ribaltare il senso e l'importanza del risparmio a lungo termine, con conseguenze disastrose su molti versanti: fondare un'azienda richiede capitale, realizzare un progetto richiede capitale, creare posti di lavoro richiede capitale, vivere un pensionamento tranquillo richiede capitale. Vogliamo tassare la costruzione del futuro? L'iniziativa è inoltre molto vaga per quanto concerne i dettagli di attuazione: non ci sono importi definiti e il tutto rimane a discrezione del legislatore. Come si può sostenere un'iniziativa che pone delle basi di futuro economico errate e dannose e, oltretutto, non definisce in modo chiaro i parametri entro cui intende agire?
Per questi motivi chiediamo alla cittadinanza di respingere quest’iniziativa pericolosa con un chiaro NO.
NO alla modifica del Codice civile svizzero (matrimonio per tutti)
Affrontare questi temi è sempre molto pericoloso e non si riesce mai a discuterne in modo sereno. É opinione di molti che schierarsi contro il cosiddetto “matrimonio civile per tutti” sia un modo omofobo di vedere il presente e il futuro. Un modo che serve unicamente per isolare una parte di popolazione che non si ritiene debba avere gli stessi diritti che hanno tutti gli altri. Noi la pensiamo in modo diverso e riteniamo si possa affrontare questo tema senza dover cadere nel banale scontro fra i buoni e favorevoli alla legge e i cattivi e omofobi contrari. Noi pensiamo che il matrimonio con, in questo caso, il fondamentale punto delle adozioni e delle pratiche di fecondazione e donazione di sperma, debba restare una prerogativa delle coppie eterosessuali. La legge attuale concede già la maggior parte dei diritti delle coppie eterosessuali anche alle coppie omosessuali, da questo punto di vista non si rischia quindi alcuna discriminazione respingendo la modifica di legge. Volendo però tutelare il diritto dei nascituri ad avere un padre e una madre, che non è, secondo noi, una visione arcaica della società, ma il naturale ordine delle cose, raccomandiamo di schierarsi contro la modifica del Codice civile svizzero.