Raccomandazioni di voto 18 giugno 2023

 


A questa tornata siamo chiamati ad esprimerci su tre argomenti a livello federale. Esponiamo di seguito le nostre raccomandazioni di voto. Nelle prossime settimane, come di consueto, presenteremo i singoli temi in dettaglio.

No alla legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (Legge sul clima)

La legge federale proposta, controprogetto indiretto alla famosa iniziativa dei ghiacciai, si pone l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica per il nostro Paese entro il 2050. Ci vediamo nuovamente confrontati con una serie di norme e imposizioni ideologiche, che vanno tanto di moda ai nostri giorni, in ambito climatico. Si nascondono nei meandri del testo di legge tutta una serie di obblighi e direttive. Invece di puntare sulla più ampia diversificazione energetica possibile, ci si vuole concentrare unicamente su alcune voci, con conseguenze estreme a livello di costi per le famiglie e le imprese e insicurezza a livello di approvvigionamento, oltre alle inevitabili conseguenze paesaggistiche. Consigliamo quindi vivamente di respingere questa legge.

Si al decreto federale concernente un’imposizione speciale dei grandi gruppi di imprese (Imposizione minima OSCE-G20)

A livello internazionale (circa 140 Stati) si è convenuto che i grandi gruppi di imprese attivi a livello internazionale debbano pagare almeno il 15 per cento di tasse. Parlamento e Consiglio federale desiderano introdurre questa imposizione nel nostro Paese. Qualora un’azienda di questo tipo paghi un’aliquota inferiore, la Confederazione preleva un’imposta integrativa per permettere di colmare il divario. Al fine di mantenere condizioni quadro stabili, entrate fiscali in Svizzera, invece che all’estero, e posti di lavoro raccomandiamo di sostenere questa modifica della Costituzione.

No alla modifica della legge federale sulle basi legali volte a far fronte all’epidemia di COVID-19

L’emergenza Covid-19 a livello internazionale è finita e con essa devono finalmente trovare fine anche le misure straordinarie che sono state messe in atto in questi ultimi anni, come il certificato Covid o la distribuzione di medicamenti non omologati. La legge in votazione prevede la proroga di alcune misure fino al giugno 2024, il suo respingimento porterà invece al decadimento delle disposizioni a metà dicembre dell’anno in corso. È importante dare un segnale di ritorno alla normalità e a leggi non di emergenza. Siamo una democrazia diretta e ci vantiamo di esserlo, non ha quindi senso tenere in vita leggi di questo tipo.

UDC Valposchiavo