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Panoramica raccomandazioni di voto 24 novembre 2024

Per le imminenti votazioni federali del 24 novembre, l’UDC Valposchiavo esprime le seguenti
raccomandazioni di voto:

1) «SÌ» al decreto federale del 29 settembre 2023 sulla «Fase di potenziamento 2023 delle
strade nazionali»
2) «SÌ» alla modifica del 29 settembre 2023 del Codice delle obbligazioni (Diritto di
locazione:sublocazione)
3) «SÌ» alla modifica del 29 settembre 2023 del Codice delle obbligazioni (Diritto di
locazione:disdetta per bisogno personale)
4) «NO» alla modifica del 22 dicembre 2023 della legge federale sull’assicurazione malattie
(LAMal) (Finanziamento uniforme delle prestazioni)

Decreto federale del 29 settembre 2023 sulla Fase di potenziamento 2023 delle strade
nazionali (FF 2023 2302)
Il decreto federale sulla fase di potenziamento 2023 delle strade nazionali rappresenta una svolta
cruciale per la mobilità svizzera. Con un investimento di quasi 5 miliardi di franchi, il progetto mira
a risolvere le crescenti sfide del traffico autostradale e ottimizzare l’intera rete stradale nazionale.
Negli ultimi decenni, il traffico autostradale in Svizzera è raddoppiato, creando una situazione
critica. Nonostante le autostrade costituiscano solo il 3% della rete stradale, esse supportano il
40% del traffico privato e il 70% del traffico merci. Questa congestione ha avuto ripercussioni
negative anche sulle zone urbane e residenziali, con molti automobilisti che si sono riversati sulle
strade secondarie, causando aumento del traffico, code e peggioramento della qualità dell’aria.
Il piano prevede interventi mirati su punti nevralgici della rete autostradale, inclusi l’ampliamento a
tre corsie di tratti cruciali della A1 e la costruzione di nuovi tunnel in aree strategiche. I benefici
attesi includono la riduzione delle code e dei tempi di attesa, maggiore sicurezza stradale e
miglioramento della viabilità su tutta la rete nazionale.
Il finanziamento del progetto avverrà attraverso il Fondo per le strade nazionali e il traffico
d’agglomerato (FOSTRA), senza oneri aggiuntivi per il bilancio federale. Questo piano rappresenta
una risposta concreta alle sfide della mobilità moderna in Svizzera, configurandosi come un passo
avanti verso un paese più connesso, efficiente e sostenibile.

Modifica del 29 settembre 2023 del Codice delle obbligazioni (Diritto di locazione:
sublocazione) (FF 2023 2288) 
Riforma del diritto di locazione: equilibrio tra inquilini e proprietari
La proposta di modifica del Codice delle obbligazioni e della legge sulle sublocazioni si propone
di modernizzare e chiarire il quadro normativo del mercato immobiliare svizzero, affrontando
problematiche attuali e offrendo vantaggi sia agli inquilini che ai proprietari.
Una delle principali novità riguarda la regolamentazione della sublocazione. Attualmente, la
pratica diffusa di subaffittare appartamenti attraverso piattaforme on-line ha generato situazioni di
abuso e speculazione. La nuova legge richiederà il consenso scritto del proprietario per qualsiasi
sublocazione, sostituendo l’attuale prassi del consenso verbale. Questo cambiamento mira a
prevenire affitti gonfiati e profitti ingiustificati, garantendo al contempo una maggiore stabilità per gli altri inquilini dello stabile e creando chiarezza nei rapporti tra locatore e locatario. È importante
sottolineare che la legge preserva il diritto fondamentale alla sublocazione per chi si assenta
temporaneamente per lavoro o viaggi.

(Diritto di locazione: disdetta per bisogno personale) (FF 2023 2291)
Un altro aspetto significativo della riforma riguarda la disdetta del contratto di locazione per uso
personale da parte del nuovo proprietario. La formulazione attuale di “esigenza personale
urgente” verrà sostituita da “esigenza personale significativa e attuale”. Questa modifica intende
fornire maggiore certezza del diritto, ridurre le potenziali controversie legali e bilanciare gli
interessi di proprietari e inquilini. I diritti degli inquilini rimarranno tutelati, permettendo loro di
contestare la disdetta e richiedere proroghe.
Queste modifiche legislative rispondono alle sfide poste dalla digitalizzazione e dall’evoluzione del
mercato degli affitti. La richiesta di consenso scritto per le sublocazioni potrebbe rallentare la
diffusione incontrollata di affitti a breve termine, contribuendo a preservare l’offerta di alloggi a
lungo termine nelle aree urbane. Al contempo, la chiarificazione dei criteri per l’uso personale
potrebbe facilitare il ricambio nel mercato immobiliare, incoraggiando nuovi investimenti.
In conclusione, la proposta di riforma del diritto di locazione rappresenta un tentativo significativo
di modernizzare la legislazione, adattandola alle nuove realtà del mercato immobiliare.

Modifica del 22 dicembre 2023 della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal)
(Finanziamento uniforme delle prestazioni) (FF 2024 31)
La modifica della legge federale sull’assicurazione malattie (LAMal) relativa al finanziamento
uniforme delle prestazioni, sta suscitando crescenti preoccupazioni tra i cittadini e gli esperti del
settore sanitario. Nonostante le promesse di una maggiore efficienza, questa riforma rischia di
non affrontare le vere cause dell’aumento dei costi sanitari, limitandosi invece a spostare l’onere
finanziario dai cantoni alle casse malattia.
Contrariamente a quanto sostenuto dai promotori, la riforma non sembra portare reali vantaggi ai
cittadini. Il timore è che questo cambiamento nel sistema di finanziamento possa tradursi in un
aumento dei premi assicurativi, senza garantire un miglioramento tangibile nella qualità o
nell’accessibilità delle cure. In sostanza, si rischia di assistere a una redistribuzione dei costi
piuttosto che a una loro effettiva riduzione.
Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda l’impatto potenziale sulle case per anziani,
soprattutto nelle aree periferiche come la nostra valle. C’è il timore fondato che la nuova struttura
di finanziamento possa portare a un aumento dei costi per queste strutture, con conseguenze
negative sia per gli anziani residenti che per le loro famiglie. Questo scenario potrebbe
compromettere la qualità dell’assistenza agli anziani e mettere ulteriore pressione su un sistema
già sotto stress.
Inoltre, la riforma non sembra affrontare in modo adeguato le sfide legate all’invecchiamento della
popolazione e all’aumento delle malattie croniche, che sono tra i principali fattori di crescita dei
costi sanitari. Senza un approccio più olistico che includa misure di prevenzione e una migliore
gestione delle malattie croniche, il semplice cambiamento nel meccanismo di finanziamento
rischia di essere insufficiente.
In conclusione, mentre l’intento di migliorare l’efficienza del sistema sanitario è lodevole, questa
modifica della LAMal sembra mancare il bersaglio. Invece di risolvere i problemi strutturali, rischia di
creare nuove complicazioni e potenziali aumenti di costi per i cittadini. È quindi necessario
riconsiderare attentamente questa proposta e cercare soluzioni più efficaci e sostenibili per il
nostro sistema sanitario.

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