L’ex Consigliere federale Christoph Blocher incontra di nuovo la popolazione in Val Poschiavo

 

La popolazione della Valle di Poschiavo è gentilmente invitata a un incontro con l’ex Consigliere federale Christoph Blocher, molto affezionato alla nostra Valle e, fra l’altro, profondo ammiratore delle nostre bellezze paesaggistiche. Tant'è vero che considera la Val di Campo la più bella valle della Svizzera.


L’incontro avrà luogo sabato, 20 luglio 2019 alle ore 20.00, nella Sala La Tor di Poschiavo.


La conferenza sarà tenuta in lingua tedesca. Gli organizzatori provvedono, per chi lo desidera, a una traduzione riassuntiva in un angolo della sala. Seguirà una bicchierata.

Il Signor Christoph Blocher metterà l’accento sul pericolo che sta correndo il nostro Paese in relazione all’Accordo quadro con l’Unione Europea. Metterà in guardia sulle conseguenze nefaste per la nostra indipendenza e la nostra economia di un simile accordo che di fatto ci costringerebbe alla ripresa dinamica del diritto dell’UE, negli ambiti toccati dall’Accordo; Libera circolazione delle persone, Traffico terrestre, Traffico aereo, Agricoltura, Ostacoli tecnici al commercio. L’accordo quadro minerebbe valori sacrosanti come la democrazia diretta e la forza del federalismo.

Attualmente le relazioni con l’Unione Europea avvengono sulla base di ca. 120 accordi bilaterali. Questi accordi sono tutti validi e possono essere modificati solo se i due partner, la Svizzera e l’UE, lo desiderano e concretizzano la modifica. Quando invece sarà in vigore l’Accordo quadro, (speriamo mai) le modifiche degli accordi contemplati dall’Accordo quadro, saranno decise in modo unilaterale (non bilaterale) dall’UE. È quindi errato sostenere che l’Accordo quadro salva i Bilaterali. L’Accordo quadro raggiunge esattamente il contrario: elimina i Bilaterali.

L’accordo va respinto in ogni caso, anche se ulteriori trattative con l’UE sui tre punti messi ora in discussione (protezione dei salari, aiuti di Stato e direttiva sulla cittadinanza europea) dovessero portare a nuovi sviluppi. Va respinto, poiché non vogliamo che le nostre leggi vengano fatte al di fuori dei nostri confini, in questo caso a Bruxelles, compromettendo fra l’altro anche l’autonomia cantonale e comunale.

Siamo convinti che lo spostamento delle competenze legislative fuori dai nostri confini nuoccia alle nostre imprese e alla nostra economia, oltre che alla nostra indipendenza.


Gruppo valposchiavino per l’indipendenza della Svizzera.