Votazioni 24.9.2017

Raccomandazioni di voto


Il prossimo 24 settembre la popolazione è chiamata a esprimersi su due importanti oggetti. Anche in quest’occasione informiamo i cittadini sul nostro punto di vista e raccomandiamo quanto segue:


SI al decreto federale sulla sicurezza alimentare
Il decreto federale in oggetto nasce come controprogetto diretto all'iniziativa popolare «Per la sicurezza alimentare», la quale nel frattempo è stata ritirata dagli iniziativisti, giacché il decreto federale stilato nel frattempo soddisfa gli obiettivi degli stessi.
Ora nella costituzione federale è ancorata la protezione del paesaggio e l’ecologia. Le superfici coltivabili non sono minimamente menzionate, seppure siano rilevanti per l’economia e per la produzione indigena. In questo momento il grado di autosufficienza alimentare in Svizzera è inferiore al 50%. Ciò significa che siamo molto dipendenti dalle produzioni estere. Con questo decreto s’intende garantire la protezione delle superfici coltivabili e di conseguenza garantire la maggior produzione alimentare possibile all’interno dei confini. L’obiettivo del Capo del Dipartimento dell’economia è di portare la quota di autosufficienza al 55%.
Il nostro partito condivide questo decreto e ne raccomanda quindi l’accettazione.


NO alla Legge federale sulla riforma della previdenza per la vecchiaia 2020
È incontestato il fatto che la previdenza per la vecchiaia (AVS e casse pensioni) deve essere riformata. Gli sviluppi demografici che stiamo vivendo costringono le Autorità a correre ai ripari al fine di garantire il finanziamento di queste importanti strutture sociali a lungo termine (oltre i 20 anni). Senza attuare una riforma, nel giro di alcuni l’AVS avrà consumato il fondo a disposizione e comincerebbe ad accumulare importanti deficit miliardari.
Vista la seria situazione, è evidente la necessità di ridimensionare le uscite e aumentare le entrate degli istituti assicurativi. La riforma in votazione purtroppo non rappresenta questi principi. Con una scarsissima maggioranza, il Parlamento ha previsto di aumentare la rendita AVS di CHF 70.- al mese per tutti i nuovi pensionati. Questo provocherà uscite supplementari per le casse AVS pari a 1.4 miliardi di franchi. Basti pensare che questa cifra non sarebbe coperta dall’aumento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni con cui si prevede una maggior entrata pari a 1.2 miliardi di franchi. Questa scellerata decisione annulla gli effetti della riforma. Invece di garantire il finanziamento e conti solidi per ca. 30 anni, come era l’obiettivo iniziale, con questo aumento delle rendite fra circa 10 anni l’Istituzione AVS sarà di nuovo in precario stato. A quel punto saranno necessari altri interventi che, tradotto, consistono in nuovi prelievi salariali per i dipendenti, maggiori contributi dei datori di lavoro, aumento delle tasse. Naturalmente a pagare questo conto saranno le nuove generazioni.
È inconcepibile come il Parlamento abbia trasformato una riforma del sistema pensionistico in un’estensione del sistema pensionistico, per altro a favore di chi sta meglio e a carico di chi sta peggio.
Qualsiasi riforma in questo settore prevederà dei sacrifici per i lavoratori e per le imprese ma, se ciò deve essere, che sia una riforma utile a garantire gli obiettivi, non una pseudo - riforma che non offre soluzioni a lungo termine. Chiediamo quindi un alto senso di responsabilità e raccomandiamo di votare un NO convinto.


NO al decreto federale sul finanziamento supplementare dell'AVS mediante l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto
Si tratta di finanziare la riforma dell’AVS con un aumento pari allo 0.6% del tasso dell’IVA. Un aumento dello 0.3% è previsto a partire dal 2018, un ulteriore 0.3 % a partire dal 2021. Il primo aumento sarebbe compensato con la fine del finanziamento speciale e a tempo determinato a favore dell’AI che scadrà proprio il 31.12.2017. Tuttavia, anche questo finanziamento ricade nel pacchetto della riforma AVS spiegato pocanzi e quindi consigliamo di votare NO a questo decreto al fine di bocciare una riforma iniqua per poi sottoporre al Popolo una vera riforma, atta a garantire a lungo termine il finanziamento dell’AVS. 

UDC Valposchiavo