Raccomandazioni di voto

L’immigrazione illegale e il diritto all’asilo politico


Ormai ogni giorno riceviamo un’infinità di notizie sulle migliaia di persone che cercano rifugio nelle nazioni Europee come pure nella nostra bella Svizzera. Naturalmente i nostri media parlano di asilanti e vedono in special modo la necessità degli immigrati che provengono dalla Siria o dall’Iraq, paesi laddove, a causa dello stato di guerra, tante persone sono in evidente e immediato pericolo di vita. Per queste situazioni la nostra Patria, con orgoglio, ha sempre dimostrato e dimostra comprensione ed è sempre disposta ad assistere persone che richiedono l’asilo. Sino a oggi la Svizzera è fra le prime quattro Nazioni Europee che si sono prese a carico, in proporzione al numero dei cittadini, il maggior numero di richiedenti l’asilo. Della nostra tradizione umanitaria dobbiamo andare fieri.

Ora, guardando in special modo la nostra situazione nazionale, si deve purtroppo costatare che l’abuso al diritto d’asilo da parte di persone provenienti dal Nord Africa è enorme. Purtroppo queste persone che sono primariamente alla ricerca di una situazione sociale migliore o che cercano del lavoro, non adempiono lo “status” di asilanti perché nei loro Stati non sono in impellente pericolo di vita.

Orbene, eccovi cosa si costatava a Berna già nel 2010. Le nostre Autorità a un tratto costatavano che un numero elevato di candidati all’asilo, con il permesso di soggiorno “F”, intraprendevano viaggi aerei proprio in quei paesi da dove essi provenivano. Ben inteso che essi all’arrivo per la prima volta in Svizzera, dichiaravano che nel loro paese erano in pericolo di vita o minacciati di morte. Nell’anno 2010 le nostre Autorità hanno emesso 2600 permessi di viaggio (aereo) all’estero a candidati all’asilo.

Con una mozione che fu inoltrata al Consiglio Federale da tutte e due le Camere Parlamentari, si pretendeva che il Consiglio Federale applicasse di nuovo la precedente regolamentazione sull’asilo, nella quale i viaggi all’estero venivano concessi solo in situazioni eccezionali. Il Consiglio Federale ammise delle lacune nell’ordinanza per l’emissione di documenti di viaggio per stranieri. Un rapporto fu elaborato e l’ordinanza fu adattata minimamente.

A questo punto si pensava che con questi adattamenti la situazione fosse sotto controllo. Purtroppo non è così! Una verifica di questo fenomeno all’inizio del 2015 evidenzia che dal 2010 al 2014 furono concessi quasi 62'000 permessi di viaggio a candidati all’asilo. Malgrado questo palese abuso, lo status di “candidati asilanti” non è stato rifiutato a nessuno di questi “viaggiatori” e a nessun dipendente federale sono state chieste spiegazioni in merito. In testa alla classifica della nazionalità e delle destinazioni dei viaggiatori sono la Somalia e l’Eritrea.

Se queste persone dichiaravano di essere in pericolo di vita nel loro Paese, perché decidono di farvi ritorno assumendosi tutti questi enormi rischi? Evidentemente, visto che tutti sono rientrati in Svizzera al termine del loro “viaggio”, i motivi per cui concedere lo status di asilanti non erano dati, il pericolo tanto paventato non era così grave! A questo punto si può solo dedurre che essi sono andati in vacanze e/o hanno visitato i loro parenti e li hanno invitati a seguirli in Svizzera (pratica permessa dall’attuale legge per i parenti più stretti). Naturalmente tutto ciò a carico delle nostre istituzioni sociali fin troppo generose nell’interpretazione delle norme legislative.

Tutti questi candidati asilanti, dal primo giorno che si trovano in Svizzera, hanno il sostegno totale del nostro Stato, compresa l’assistenza medica e dentistica a carico dei contribuenti fiscali e come se non bastasse, sono ben consigliati da enti assistenziali e da giuristi specializzati in materia.

Cari concittadini, come vedete a mano di questi fatti inconfutabili e dimostrati, si può solamente constatare che l’abuso dello status di asilante esiste ed è grave.

Cosa fare contro questo abuso? L’UDC Svizzera combatte con decisione questi abusi! La politica sull’asilo dell’UDC è fondata su due principi basilari:

1. L’asilo lo vogliamo concedere a chi adempie lo “status” di asilante, sempre con un margine coerente di sicurezza a favore dei candidati!

2. Ogni caso di abuso ci ostacola ad aiutare un “vero asilante”, ossia le persone che realmente sono in pericolo! Ogni abuso è un grave danno alle persone che effettivamente hanno bisogno del nostro sostegno!

Vi raccomandiamo quindi di sostenere i nostri candidati UDC al Consiglio Nazionale alle prossime elezioni del 18 di ottobre. Essi s’impegnano per una gestione seria e mirata dell’asilo in conformità a saggi principi.

Le liste UDC sono le numero 3, 5, 7 e 9. Rammentiamo che Livio Zanolari è iscritto nella lista numero 5 con capofila Heinz Brand mentre Mario Cortesi fa parte della lista numero 7 assieme a Magdalena Martullo-Blocher.


UDC Valposchiavo