Finanze comunali

Storia di una cronaca annunciata!


Nel gennaio dell’anno 2013 il nostro partito aveva criticato pubblicamente il fatto che la Giunta comunale avesse accettato un preventivo 2013 con un deficit di oltre due milioni di franchi. Questo senza fare grosse discussioni in merito alla possibilità di tagliare o ridimensionare le spese. Noi avevamo consigliato alle Autorità di agire immediatamente per contenere un po’ alla volta le spese. La risposta del PDC non si è fatta aspettare. Secondo il PDC eravamo un gruppuscolo di “populisti” che godeva nel fatto di provocare un “macello sociale”. Dal canto suo il PDC difendeva le scelte fatte e si incensava sull’altare del “pragmatismo”.

Negli anni seguenti la situazione non è cambiata. Tagli alla spesa degni di nota non ce ne sono stati. Anzi, sono stati istituiti nuovi servizi e i costi per il personale sono stati aumentati. Il motto del Podestà: “abbiamo fieno in cascina” si ripeteva come un mantra da Giunta in Giunta, da anno in anno. Nessuno aveva capito che “il fieno in cascina”, ossia il capitale proprio che il Comune si è messo da parte negli anni grassi, è una solida base per il finanziamento degli investimenti ma non liquidità da cui attingere per coprire le spese annuali di gestione corrente.

Lunedì 24 novembre la Giunta comunale ha discusso il preventivo ed il tasso fiscale per l’anno 2015. La musica però è cambiata: di “fieno in cascina” non ce n’è più e anche gli irriducibili ottimisti del 2013 hanno cambiato espressione. Da tutte la parti suonano campanelli d’allarme. Con grande sorpresa la Giunta boccia dopo lunga discussione la proposta del Consiglio comunale di aumentare il tasso fiscale del 10%. Ci si aspetterebbe quindi che il preventivo sia destinato a subire importanti tagli. Invece di nuovo una sorpresa: nessun taglio. Risultato: il Comune nel 2015 chiuderà i conti con circa 1.7milioni di deficit, i costi di gestione corrente sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente e ora toccherà alla nuova Giunta in carica dal 1.1.2015 cercare soluzioni appropriate.

La via scelta dalla Giunta comunale è motivabile con il fatto che la maggioranza di essa (fra l’altro anche i membri del partito con la maggioranza assoluta in Consiglio comunale) volesse esprimere un forte dissenso nei confronti della politica finanziaria che il Consiglio comunale ha esercitato in questi ultimi quattro anni.

Dobbiamo essere sinceri: il manco nelle casse comunali è da ricondurre alla drastica diminuzione delle entrate fiscali delle persone giuridiche (società anonime ecc.) e di questo non è da colpevolizzare il Consiglio comunale. Anche l’aumento delle spese vincolate, cioè le spese che leggi superiori ci impongono hanno avuto un ruolo (in questo caso i nostri Gran Consiglieri a Coira almeno un dissenso lo potevano però esprimere). È invece vero il fatto che in questi anni né il Consiglio comunale né la Giunta ora in carica hanno reagito con l’unico elemento in loro potere: un consistente risparmio sulle spese non vincolate, anche a costo di dover scontentare alcuni. Se dal 2012 si fosse adottata una politica finanziaria più attenta, siamo convinti, la Giunta non avrebbe sconfessato il Consiglio comunale e la situazione oggi sarebbe notevolmente meno amara.

Tirando le somme possiamo quindi chiederci: nel 2013 avevano ragione i “pragmatici ottimisti” oppure i “populisti realisti”?

I neoeletti che rappresenteranno l’UDC nella legislatura 2015-2018 intendono proporre una politica del realismo. Una politica basata sulla massima attenzione per l’influsso che tutte le decisioni avranno sulle finanze pubbliche. È necessario impostare una politica finanziaria equa ed incentrata sulle priorità. Da parte nostra la via dei tagli alla spesa è inevitabile e costituisce la premessa per accettare un aumento del tasso fiscale. La nuova perequazione finanziaria a partire dal 2016 ci darà una mano in quanto arriveranno ulteriori fondi da Coira. Ma non basterà e quindi le Autorità, vista la pesante eredità lasciata dalla precedente legislatura, saranno chiamate a prendere decisioni forti.

 

UDC Valposchiavo