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Il federalismo è basilare

Dopo aver scritto di indipendenza e di democrazia diretta, desideriamo scrivere in merito al federalismo, un fattore importante del successo svizzero e il terzo grande pilastro della politica UDC. La Svizzera è uno stato federale. Ciò significa che è costituito da più Cantoni e ognuno di questi ha le sue competenze e autonomie. Ogni Cantone conta più Comuni, i quali a loro volta hanno le loro competenze e autonomie. Il contrario dello Stato federale è lo Stato centralista. Stati centralisti sono i Paesi a noi vicini, spesso Repubbliche, laddove il potere appartiene al Centro, alla Capitale mentre alle Regioni o autorità locali non rimangono che le briciole. In uno Stato come la Svizzera, il federalismo è l’unico metodo di convivenza possibile. Abbiamo quattro lingue, quattro culture, due religioni di Stato, situazioni economiche e sociali molto differenti per motivi anche geologici. Questo modello si è rilevato valido: da secoli abbiamo pace sociale, solidarietà interna, ma anche una sana concorrenzialità che stimola ogni piccola entità a dare il meglio di sé. Si tratta quindi di un valore importante per la Svizzera e i suoi abitanti, un valore da curare e difendere.

Purtroppo anche da noi il morbo del centralismo sta pian piano, pezzo dopo pezzo, smantellando il federalismo. La Confederazione, su spinta europea, tende a determinare sempre più dettagli. L’onere dell’applicazione spetta poi ai Cantoni e ai Comuni che oltre ad applicare, spesso devono anche sopportare il peso economico delle decisioni prese a Berna. Il centralismo è sostenuto spesso dai poteri forti, dalle élite politiche e amministrative della Confederazione poiché è più semplice dirigere lo Stato e i cittadini. L’UDC è contraria allo smantellamento del federalismo e ogni qualvolta si esamina una legge, dà valore a questo aspetto. A titolo di esempio, l’UDC nel 2013 si è opposta alla nuova legge federale per la pianificazione del territorio. Il motivo principale era che i Cantoni e i Comuni con tale Legge avrebbero perso autonomia. Tutti gli altri partiti erano invece favorevoli. Tale legge, che oggi è in vigore, è osteggiata dagli amministratori locali e soprattutto dalle regioni periferiche: paletti troppo stretti, burocrazia, procedure complicate, dezonamento di terreno edificabile a favore delle zone centrali ed economicamente forti sono solo alcuni degli argomenti.

L’autonomia, e quindi il federalismo, si perde un po’ alla volta come la libertà se non si cura e non si difende. Il federalismo è un pilastro della nostra politica e lo riteniamo fondamentale per il benessere del nostro Paese a lungo termine. Chi sostiene questo principio può votare una lista UDC il prossimo 20 ottobre. Le liste UDC per il Consiglio nazionale sono le numero 8,14, 16, 19 e 20. Livio Zanolari figura sulla lista no. 14 mentre Pietro Della Cà sulla lista 20. Sulla scheda per l’elezione del Consiglio agli Stati scriviamo: Valérie Favre Accola.

Vi ringraziamo per difendere la nostra autonomia.

UDC Valposchiavo